Fase: Emergenza Ambientale

 

Cap.1: fase di lavorazione

·        Descrizioni fase precedente: tutte le fasi in cui esiste la manipolazione del farmaco, sia ancora nella confezione originale, sia in fase di ricostituzione o pronto per essere somministrato; la decontaminazione personale dell'operatore che è stato contaminato dal farmaco antiblastico, e che deve eseguire anche la fase di decontaminazione ambientale

·        Descrizione fase successiva: smaltimento dei rifiuti generati nella fase di decontaminazione ambientale

·        Descrizione dettagliata della fase (con eventuali sottofasi): la contaminazione ambientale può avvenire in innumerevoli situazioni. Gli ambienti in cui è più probabile la contaminazione sono:

-         la farmacia;

-         i percorsi di trasporto del farmaco da preparare o già preparato verso le U.O. interessate

-         i percorsi di trasporto del farmaco da preparare verso il locale preparazione

-         la medicheria delle UU.OO.

-         il locale preparazione

-         il locale somministrazione

Gli operatori che vengono coinvolti in questa fase d'emergenza seguono la procedura Aziendale deliberata. Per eseguire in sicurezza le fasi previste dalle suddette procedure il SePP ha definito l'occorrente per la costituzione di un "Kit d'Emergenza Ambientale". Nel 1999 il kit  non era presente in tutti gli ambienti e le situazioni in cui sarebbe stato necessario.

Il farmaco, al momento dell'evento accidentale si può trovare essenzialmente allo stato di polvere o allo stato liquido, perciò nell'applicazione delle procedure si sono considerati processi diversi di decontaminazione. Il dettaglio delle procedure da seguire si trova all'interno della delibera n° 3551 del 23/10/98 dell'Azienda Sanitaria di Firenze: "Procedure di sicurezza per la tutela dei lavoratori dell'Azienda Sanitaria di Firenze che effettuano la manipolazione dei farmaci antiblastici" allegata.

 

Cap.2: attrezzature, macchine, impianti

·        Descrizione dettagliata delle singole macchine, attrezzature e impianti di rilievo per il fattore di rischio: in questa fase gli strumenti utilizzati dovrebbero essere quelli contenuti nel kit d'emergenza. Essendo questa fase ad alto rischio per l'operatore, occorre che siano protette principalmente le vie respiratorie, gli occhi, e le mani oltre all'intero corpo. Per il dettaglio dei dispositivi di protezione individuale indossati dall'operatore e delle attrezzature che devono essere utilizzate in questa fase si rimanda alle procedure aziendali allegate.

·        Vetustà: tutto il necessario è da considerarsi mono uso

 

Cap.3: fattore di rischio

·        Descrizione dettagliata  del fattore di rischio: in questa fase i rischi sono essenzialmente l'infortunio da taglio, lo scivolamento, la caduta, e l'esposizione ai farmaci antiblastici

·        Stima del fattore di rischio e descrizione dei criteri adottati: alto; studio effettuato all'interno della Azienda Sanitaria, con l'aiuto di operatori delle UU.OO. di Farmacia e Oncologia di un P.O. aziendale, tramite simulazioni

·        Misure rilevate o percentuale di condizione a rischio: n. r.

·        Metodologia di campionamento; riferimenti alla letteratura: n. r.

 

Cap.4: danno atteso

·        Descrizione: lesione da taglio, danni conseguenti alla caduta o scivolamento, contaminazione accidentale da farmaco antiblastico

·        Fornire una stima solo se possibile: n. r.

·        Danno rilevato: n. r.

·        Numero degli addetti: n. r.

·        Ore lavorate: n. r.

 

Cap.5: gli interventi

·        Descrizione degli interventi adottati per ridurre il rischio: informazione e formazione sui comportamenti da adottare nei casi di emergenza ambientale (vedi procedure allegate); centralizzazione dell'attività di preparazione; minimizzazione del numero degli esposti.

 

Cap.6: appalto a ditta esterna

·        Indicare se la fase è appaltata: le operazioni di decontaminazione durante l'emergenza ambientale sono effettuate solo da personale aziendale debitamente addestrato

·        Percentuale appaltata delle ditte esterne per il comparto (in questa fase):/

·        Descrizione modalità di appalto e frequenza:/

 

Cap.7: riferimenti legislativi

Elencazione dei riferimenti legislativi, regolamenti, ecc. relativi alla lavorazione ed ai fattori di rischio presi in esame : Delibera n° 3551 del 23/10/98 dell'Azienda Sanitaria 10 - Firenze: "Procedure di sicurezza per la tutela dei lavoratori dell'Azienda Sanitaria di Firenze che effettuano la manipolazione dei farmaci antiblastici"; "Rischi e prevenzione nella manipolazione dei farmaci antineoplastici" - Azienda Socio Sanitaria n° 9 di Sondrio - IV edizione

 

Cap.8: rischio esterno

·        Descrizione (qualitativa) delle eventuali emissioni, scarichi nell'ambiente esterno: le procedure adottate nell'Azienda Sanitaria di Firenze comprendono anche uno specifico trattamento di tutti i rifiuti prodotti in ogni fase della manipolazione dei farmaci antiblastici, e quindi, anche quelli generati durante l'emergenza ambientale

·        Ipotesi di diffusione: se la decontaminazione non avviene in modo appropriato e immediato può esserci una diffusione del contaminante in altri ambienti non interessati all'evento accidentale

·        I bersagli principali: /